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Monitoraggio dell’impianto fotovoltaico

Capita spesso che il rapporto tra il cliente e l’azienda termini una volta finita l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Prendersi cura del proprio impianto, dopo la fase di installazione, è fondamentale e garantisce la corretta produzione, in termini economici questo determina un corretto rientro dell’investimento sotto forma di risparmio in bolletta.

La manutenzione è sicuramente la soluzione ottimale ma ricordiamoci sempre che prevenire è meglio che curare. Infatti, oltre alla manutenzione e alla pulizia dell’impianto è importante il monitoraggio. In questo articolo vedremo quali sono le principali tecniche e perché è importante controllare lo stato di un impianto, qualunque sia la sua dimensione.

Perché monitorare il proprio impianto

Un corretto monitoraggio permette di individuare tempestivamente eventuali guasti o fermi dell’impianto che impedirebbero la normale produzione di corrente elettrica e quindi un inferiore risparmio in bolletta.

Purtroppo sono molti gli agenti diretti e indiretti che possono danneggiare l’impianto, ecco i principali:

  • Agenti atmosferici (grandine, neve)
  • Surriscaldamento
  • Micro-crepe
  • Effetto PID (Potential Induced Degradation)
  • Detriti accumulati in superficie
  • Guasti delle componenti (inverter, impianto elettrico)
  • Sovraccarico

 

Una volta compresi tutti i possibili danni bisogna capire come agire per ridurre al minimo le conseguenze sul nostro impianto e intervenire tempestivamente.

In cosa consiste il monitoraggio

Sono molte le tecniche di monitoraggio di un impianto fotovoltaico, a seconda del dimensionamento dell’impianto si possono mettere in pratica strategie e strumenti differenti.

Ad oggi le principali tecniche si basano su tecnologie IoT che consentono il controllo da remoto dell’impianto fotovoltaico. In questo caso l’impianto sarà dotato di componenti hardware che analizzano lo stato di funzionamento dell’impianto in tempo reale.

Oltre all’andamento real time un corretto monitoraggio deve basarsi su analisi della produzione nei mesi precedenti per individuare eventuali guasti o anomalie. Per questo bisognerebbe evitare il “fai da te” e affidarsi a professionisti.

Tra gli strumenti di monitoraggio più comuni vi sono delle applicazioni messe a servizio del cliente una volta installato l’impianto, solitamente di piccole dimensioni, dai 3 kW ai 6  kW.

Queste piattaforme permettono di controllare la produzione e i consumi, senza fare un’analisi degli eventuali guasti o malfunzionamenti. Ciò significa che, in caso di guasto, se non è il proprietario ad accorgersi di anomalie nella produzione l’impianto continuerà a produrre meno energia del suo potenziale. 

Il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha messo a disposizione una Piattaforma Performance Impianti. L’accesso alla piattaforma può essere richiesto per il mantenimento dell’efficienza del proprio parco produttivo fotovoltaico e per il potenziamento delle prestazioni degli impianti di potenza maggiore o uguale a 800 kWp. Lo strumento fornisce analisi geoanalitiche mirate, una stima delle performance e la composizione fisica dell’impianto.

Se hai già installato un impianto fotovoltaico ricordati sempre che devi prendertene cura e assicurarti che tutto funzioni correttamente, installando sistemi di monitoraggio efficienti e affidandoti a professionisti.