06 Giu Sostituire la copertura in eternit con un impianto fotovoltaico
Purtroppo in Italia sono ancora molti gli edifici che presentano copertura in fibrocemento, sostituire le coperture in eternit con un impianto fotovoltaico non solo permette di eliminare un materiale che ogni anno causa centinaia di decessi in Italia ma anche di produrre energia da fonti rinnovabili. È anche possibile sfruttare gli incentivi messi a disposizione dal PNRR attraverso il Bando Agrisolare 2023 per installare un impianto fotovoltaico e rimuovere la copertura in amianto.
Cos’è l’Eternit?
Quando parliamo di “eternit” ci riferiamo ad un composto di cemento-amianto, ideato dall’azienda belga Etex agli inizi del 1900. Il termine “eternit” deriva dal latino aeternitas che significa “eternità”, questo la dice lunga sulla resistenza e sulla durata di questo materiale. Nel 1901 l’azienda belga iniziò a produrre lastre e tegole in eternit, la resistenza e i costi ridotti portarono subito ad un aumento della produzione. Nel 1933 iniziano ad essere prodotte le lastre ondulate, usate come copertura per edifici industriali. L’azienda si espande e la produzione di eternit viene avviata anche in Italia. A metà del 1900 vi erano stabilimenti di eternit a Napoli, Reggio Emilia, Bari, Pavia, Siracusa e Torino. Nel 1994 cessa la produzione di eternit in Italia, poichè vengono riconosciuti gli effetti dannosi e i rischi legati a questo materiale.
Danni per la salute
L’eternit contiene fibre di amianto molto piccole e volatili, essendo molto leggere restano sospese nell’aria per diverso tempo. Quando le fibre vengono inalate si depositano all’interno dell’apparato respiratorio e dei tessuti. Questo provoca forme tumorali che interessano principalmente i polmoni e la membrana che avvolge i polmoni (la pleura). L’eternit è anche in grado di mutare il DNA delle cellule, risulta quindi inevitabile un lento peggioramento della malattia che può portare alla morte.
Oltre a causare tumori maligni l’eternit può causare altre malattie dell’apparato respiratorio, digerente, circolatorio e anche riproduttivo. Nel periodo 2010-2016 in Italia, in media sono stati stimati 4.410 decessi all’anno* attribuibili ad esposizione ad amianto (3.860 maschi, 550 femmine): 1.515 per mesotelioma maligno, 58 per asbestosi, 2.830 per tumore polmonare, 16 per tumore ovarico.
Normativa
Con la Legge n.257 del 27 marzo 1992 sono stati riconosciuti i danni provocati dall’amianto ed è stato sancito il divieto di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di amianto. Negli anni successivi sono stati avviati piani regionali per la rimozione e lo smaltimento di questo materiale.
Nel 1994 è entrato in vigore l’obbligo, per alcune tipologie di edifici, di censire la presenza di eternit, purtroppo però i proprietari di abitazioni private non sono obbligati a dichiarare la presenza di eternit all’interno della propria abitazione. Nel marzo 2013 il Governo ha approvato il Piano nazionale amianto. Il Piano, elaborato dai Ministeri della salute, dell’ambiente e del lavoro, effettua un’analisi che si muove in tre direzioni: tutela della salute, tutela dell’ambiente e aspetti di sicurezza sul lavoro e previdenziali.
Eternit e fotovoltaico
Le moderne tecnologie permettono di rimuovere l’amianto e installare direttamente l’impianto fotovoltaico, senza dover rifare una copertura sulla quale installare in un secondo momento il fotovoltaico. In questo modo i pannelli fungono direttamente da copertura e sin da subito è possibile produrre energia per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Il Bando Agrisolare 2023 prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale con l’obiettivo di utilizzare in modo corretto ed efficace le risorse finanziare assegnate dal PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il contributo può essere richiesto unitamente all’installazione di impianti fotovoltaici anche per la rimozione e lo smaltimento dell’eternit dai tetti. Si tratta quindi di una grande opportunità per il mondo dell’agricoltura!
* Amianto e Salute in Italia: Priorità e prospettive nel trentennale del bando in Italia, Lucia Fazzo, Ministero della Salute, 24 marzo 2022