Sospensione delle bollette!? come stanno davvero le cose

I provvedimenti presi recentemente per arginare l’impatto economico del Covid-19 hanno creato falsi miti che devono prontamente essere sfatati per l’interesse di tutti, cittadini e operatori della filiera di gas ed energia elettrica.

In questi giorni è sorto un dubbio tra i cittadini e le aziende in merito alle recenti disposizioni in materia Covid-19 da parte del governo: i pagamenti delle bollette sono sospesi in tutta Italia? E lo sono per qualsiasi attore?

A causa di alcune indiscrezioni di stampa, le notizie trapelate al riguardo hanno creato molta confusione, diffondendo l’idea che il pagamento delle bollette fosse sospeso in tutto il Paese.

In realtà non è così!

Come ha prontamente smentito il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, il governo italiano non potrebbe permettersi la totale sospensione dei pagamenti delle bollette in tutta la Nazione, in quanto la dotazione prevista di 25 miliardi di euro non risulterebbe sufficiente a coprire questo tipo di azione.

Al momento la sospensione dei pagamenti (non l’annullamento!) interessa unicamente i comuni della ex zona rossa, 10 in Lombardia (nei pressi di Codogno) ed uno in Veneto (Vo’ Euganeo) e unicamente fino al 30 aprile.

Contemporaneamente, l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) ha emanato una direttiva con principio di retroattività per rinviare le procedure di distacco dei clienti morosi detentori di contratti elettrici a bassa tensione e con consumi di gas annui inferiori a 200 mila Smc/anno. Questa proroga non implica, tuttavia, l’annullamento della condizione di morosità né la sospensione dei pagamenti.

Pertanto, il provvedimento dell’Arera e le disposizioni del Governo non devono assolutamente essere considerati come un espediente per smettere di pagare le bollette. Inoltre, un’eventuale manovra di questo tipo porterebbe dei danni molto gravi alla filiera di gas e luce e a tutti i gli attori coinvolti, con grandissimi problemi che ricadrebbero, in ultimo, anche sugli stessi clienti. Infatti, se un cliente viene dichiarato moroso, a causa di questa condizione le sue opportunità future di trovare forniture a condizioni convenienti saranno molto ridotte, indipendentemente dal fatto che non sia stato temporaneamente distaccato per fronteggiare l’emergenza.

Pertanto, si comprende il danno che ne deriverebbe se i cittadini e le aziende italiane non dovessero più pagare le bollette, anche per un periodo limitato di tempo: tutti gli operatori della filiera di gas ed energia elettrica avrebbero grossi problemi di sopravvivenza.

Ne è convinto Francesco Pinardi, Amministratore Delegato di Ekomobil, il quale in merito sostiene che:

“il pagamento delle bollette, in questo momento di grande difficoltà del Paese, deve essere garantito se non si vuole mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende della filiera energetica. Quello che si può fare è dilazionare le scadenze per particolari attori in difficoltà, ma deve essere un’azione che riguarda tutta la filiera e non solo i venditori, dunque venditori-distributori-trasportatori-Stato. Altre azioni potrebbero riguardare lo spostamento nel tempo dei pagamenti di IVA e Accise così da dare respiro alle aziende venditrici, che garantiscono, con i loro pagamenti la sopravvivenza di tutti gli attori che ci sono a monte nella filiera energetica. Con queste azioni si da anche spazio ai venditori di praticare, ove ve ne sia possibilità, particolari condizioni di pagamento ai propri clienti in difficoltà ed affrontare i costi, che purtroppo ci sono e ci saranno, di questo improvviso rallentamento dei consumi energetici.”

Dello stesso avviso Fabio Santorum, CEO di Gruppo Openlogs:

“A parte il caso specifico della morosità dei clienti al dettaglio, ancora più in generale, è importante oggi come non mai che tutti i consumatori di gas ed energia elettrica che sono in grado di pagare i fornitori continuino a farlo senza indugio. Interrompere infatti la filiera della liquidità rischia di arrecare danni irreparabili a tutto il settore e a quel mercato libero dell’energia che tanti vantaggi ha garantito negli ultimi anni (dopo la fine del monopolio) soprattutto ai consumatori commerciali ed industriali.”

Quindi è fondamentale ricordare che, a meno di iniziative del Governo in questa direzione e ad esclusione dei comuni sopra citati, le bollette vanno pagate al fine di non generare problemi alla filiera energetica, che in questo delicato momento deve garantire a tutti un elevato livello di servizio. I pagamenti non sono dunque annullati, bensì agevolati, secondo modalità a discrezione dei singoli venditori.

Ad esempio, Eni permette il pagamento online tramite un portale dedicato o l’app. Enel, precisando che i pagamenti non sono sospesi, mette a disposizione l’area dedicata del sito e la sua applicazione, aggiungendo informazioni dettagliate su come eseguire i versamenti e sulle numerose modalità di pagamento più adatte a ciascun cliente. Iren permette una proroga di 30 giorni o, in alternativa, la rateizzazione nei tre mesi successivi alla data della bolletta. Allo stesso modo, A2A, oltre ai pagamenti online, introduce le rateizzazioni come manovra di agevolazione per i suoi clienti.

Alla luce di queste considerazioni, il messaggio è il seguente: rimane obbligatorio effettuare i pagamenti delle bollette di gas e luce poiché in questi giorni molto difficili è importante non dimenticare di sostenere anche le imprese che stanno dietro a questi beni di prima necessità.