
29 Ago MASE: Situazione energetica nazionale 2022
Il 2022 è stato un anno particolare dal punto di vista energetico, avrebbe dovuto essere l’anno della ripresa economica ma la crisi data dalla guerra in Ucraina ha innescato una crisi economica internazionale e soprattutto europea attraverso le limitazioni degli approvvigionamenti energetici e un rialzo dei prezzi del gas.
Come ogni anno il MASE – Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato la Relazione Annuale sulla Situazione Energetica Nazionale. Come evidenziano i dati emersi dalla Relazione, la crisi energetica ha avuto un impatto su tutti i settori produttivi, poiché l’aumento dei prezzi si è riversato sui costi di produzione delle attività economiche, innescando inevitabilmente un rialzo sia sull’industria che sui servizi.
FONTI RINNOVABILI
Nel 2022 le fonti rinnovabili di energia hanno trovato ampia diffusione in tutti i settori raggiungendo quota stimata dei consumi energetici complessivi coperta da rinnovabili intorno al 19%, in linea con l’anno precedente.
Secondo la Relazione del MASE la fonte fotovoltaica nel 2022 segna il record storico di oltre 28 TWh di produzione; al contrario viene registrato un minimo storico nella produzione idroelettrica che scende del 36,6% attestandosi a 30,1 TWh.

GAS
Nel 2022 i consumi mondiali di gas sono diminuiti del 1,5% (circa -61 miliardi di metri cubi), terza riduzione verificatasi nella storia, dopo quella del 2009 (-60 miliardi di metri cubi) per la crisi tra Russia e Ucraina e quella del 2020 (-50 miliardi di metri cubi) per la crisi pandemica, risultando la massima mai avvenuta.
Il mercato globale del gas naturale ha subito un forte shock nel 2022 in seguito ai tagli dei flussi russi in Europa, registrati successivamente allo scoppio del conflitto di fine febbraio 2022, causando una pressione senza precedenti sull’offerta e innescando una crisi energetica globale.
FAMIGLIE ITALIANE
Nel 2022 le famiglie italiane hanno consumato 47.925 Ktep di energia, il 2,7% in meno rispetto all’anno precedente, mentre la spesa sostenuta per il suo acquisto, pari a 113,5 miliardi di euro, è aumentata del +49,9%. Il 60% dell’energia usata è per usi domestici e il restante 40% per trasporto privato. In termini monetari, il 62% della spesa energetica è per uso domestico e la rimanente parte per il trasporto.
