14 Feb Fotovoltaico: iter burocratico ordinario
Si parla spesso di quanto sia vantaggioso installare un impianto fotovoltaico, dell’importanza di utilizzare fonti di energia rinnovabili ma vengono spesso tralasciati gli aspetti tecnici. Vediamo come ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per installare un impianto fotovoltaico, si tratta di un processo che richiede diversi passaggi autorizzativi e diverso tempo.
Noi di Ekomobil abbiamo a che fare quotidianamente con questi iter burocratici e spesso non è semplice fare in modo che tutto proceda secondo i piani, i tempi della burocrazia sono piuttosto lunghi e questo rallenta le fasi di posa dei pannelli e dell’effettiva messa in funzione dell’impianto.
Richiesta delle Autorizzazioni amministrative
L’iter burocratico inizia proprio con la richiesta delle “autorizzazioni amministrative”. In questa prima fase le modalità di presentazione della richiesta variano a seconda delle caratteristiche del luogo di installazione e delle dimensioni dell’impianto.
Nei casi più semplici, ovvero quando l’impianto dovrà essere installato fuori dal centro storico, in aree senza particolari restrizioni e avrà una potenza inferiore ai 20 kW tutto ciò che bisogna fare è inviare al comune di appartenenza la “Comunicazione preventiva di inizio lavori”. Si tratta di un documento che non necessità conferma, quindi dopo averlo inviato possiamo ritenere questa fase completata.
Non è sempre facile ottenere questo tipo di autorizzazioni, infatti, nei casi più complessi non è sufficiente rivolgersi all’Ufficio Tecnico del Comune ma bisogna interfacciarsi con la Regione, la Provincia o addirittura la Soprintendenza.
Richiesta preventivo di connessione alla rete nazionale
Una volta ottenuta l’autorizzazione da parte del Comune o dell’ente di competenza bisogna presentare una richiesta di connessione al proprio gestore. In questa fase dell’iter burocratico è fondamentale avere a disposizione una serie di attestazioni relative al richiedente e all’impianto fotovoltaico, queste saranno allegate alla richiesta di connessione.
Vediamo quali sono i documenti richiesti:
- Carta d’identità del richiedente
- Schema unifilare generale dell’impianto
- Planimetria catastale
- Schema elettrico
- Ricevuta di pagamento della richiesta di connessione
Accettazione del preventivo
Una volta presentata la richiesta del preventivo di connessione bisognerà attendere la sua approvazione. Le tempistiche solitamente variano a seconda delle dimensioni dell’impianto, per impianti fino ai 100 kW di potenza i tempi di attesa dovrebbero raggiungere un massimo di 20 giorni lavorativi ma si potrebbe arrivare fino a 60 giorni per impianti di dimensioni maggiori.
Dopo aver ricevuto il preventivo sarà necessario approvarlo, pagando l’importo richiesto. I costi di connessione variano a seconda della potenza dell’impianto e della distanza tra l’impianto e il punto di connessione alla rete nazionale più vicino. Dal momento in cui il preventivo viene accettato è possibile avviare i lavori di posa dei pannelli e di installazione dell’impianto fotovoltaico.
Registrazione dell’impianto sul portale GAUDÌ
L’iter burocratico non finisce qui, prevede ancora alcune fasi fondamentali tra cui vi è la registrazione dell’impianto fotovoltaico sul portale Gaudì (Gestione delle Anagrafiche Uniche Degli Impianti di produzione) di Terna. La registrazione sul portale consiste nell’inserimento di una serie di documenti e pratiche che attestino le caratteristiche dell’impianto.
Il processo di registrazione è fondamentale poiché permette di creare una sorta di “carta d’identità” dell’impianto fotovoltaico, grazie alla quale è possibile tenere traccia del ciclo di vita dell’impianto stesso. Inoltre, questo permette di monitorare a livello nazionale la quantità e le caratteristiche degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili presenti sul territorio, facendo una sorta di censimento.
Fine lavori e allacciamento alla rete elettrica
Una volta terminati i lavori di installazione è possibile presentare al gestore la dichiarazione di fine lavori e procedere con la connessione alla rete elettrica nazionale. Anche in questo caso i tempi di connessione possono variare dai 30 ai 90 giorni, entro i quali verrà comunicata una data di “allaccio” all’utente.
La procedura di allacciamento è molto semplice dal punto di vista tecnico, consiste nella sostituzione del contatore già presente nell’impianto elettrico con un contatore “bidirezionale” in grado di misurare sia la quantità di corrente prelevata dalla rete che quella immessa. Una volta terminato l’allaccio dell’impianto fotovoltaico, questo potrà essere messo in funzione. Avrà inizio la produzione di energia e le utenze domestiche o industriali saranno direttamente alimentate dall’impianto, attraverso l’autoconsumo.
Ecco svelato l’iter burocratico che permette di essere in regola quando si decide di installare un impianto fotovoltaico. La maggior parte delle procedure devono essere concluse in anticipo rispetto alle pratiche di installazione, questo aumenta l’attesa tra la firma del preventivo proposto dall’azienda installatrice e l’effettiva messa in funzione dell’impianto.